Terapia farmacologica in pazienti affetti da ADHD

Il Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività è un disturbo molto ricorrente in età evolutiva: ecco la terapia farmacologica più adatta.

14 gennaio 20214 minuti

Indice

Di seguito continueremo il discorso sull’ADHD iniziato in un precedente articolo. Ricordiamo brevemente le principali caratteristiche di tale disturbo: incapacità di controllare il comportamento (difficoltà a stare fermi ed esposizione a situazioni rischiose) e incapacità di fare attenzione (facilità di distrazione, mancanza di capacità di concentrazione).

Interventi terapeutici per i pazienti affetti da ADHD

Vi è ormai concordanza nel ritenere che il miglior approccio terapeutico per l’ADHD sia rappresentato da un intervento combinato multimodale costituito da:

  • Terapia psico-comportamentale: interventi psico-educativi, di training a genitori e insegnanti e cognitivo comportamentali;
  • Terapia farmacologica

Indicazioni alla farmacologia per i pazienti affetti da ADHD

Non tutti i bambini affetti da ADHD necessitano di un trattamento farmacologico; la decisione deve prendere in considerazione i seguenti fattori:

  • I risultati dei precedenti interventi terapeutici
  • La severità dei sintomi
  • Le risorse della comunità

I farmaci sono inoltre indicati al fine di porre il paziente in condizioni tali da poter seguire la terapia cognitivo-comportamentale.

È infine essenziale sottolineare la necessità del consenso informato dei genitori.

Farmaci psicostimolanti per i pazienti affetti da ADHD

I farmaci psicostimolanti sono farmaci con azione simpatico-mimetica che stimolano il Sistema Nervoso Centrale facendo in modo che i bambini si concentrino di meno sull’attività motoria e di più sui compiti e sull’attenzione, in altre parole cioè, aumentano le funzioni esecutive del cervello.

  • Metilfenidato: appartiene alla classe degli psicostimolanti ed è un inibitore del re-uptake della dopamina, ovvero blocca la sua ricaptazione nella fessura sinaptica, determinando in tal modo un aumento della trasmissione dopaminergica. Può essere assunto per via orale (di solito in capsule, pastiglie o sospensioni) o transdermica. È rapidamente assorbito a livello gastrointestinale; inizia a mostrare la sua attività dopo circa mezz’ora, raggiunge il picco di attività dopo un’ora e mantiene l’effetto terapeutico per circa 2-5 ore.   

Effetti collaterali: insonnia, nausea, vomito, epigastrite, ritardo di accrescimento, perdita di peso e di appetito, variazioni di umore, allucinazioni, tachicardia, aumento della pressione arteriosa e tossicità a dosaggi elevati.

  • Amfetamine: psicostimolanti che potenziano la trasmissione noradrenergica. Sono sostanze ottenute per sintesi chimica dal precursore feniletilamina generalmente assunte per via orale, esiste però anche la possibilità di somministrazione per endovena o per inalazione.
  • Atomoxetina: è un inibitore selettivo della ricaptazione della noradrenalina che aumenta la persistenza della NA stessa nella fessura sinaptica. Raggiunge il massimo dell’attività in 1-2 ore ed ha un’emivita di 5 ore circa. Si lega alle proteine plasmatiche, è metabolizzata dal fegato e viene secreta tramite urine.
  • Ulteriori farmaci: possono essere somministrati come ultima scelta anche antidepressivi triciclici, agonisti alfa2-adrenergici, benzodiazepine, neurolettici, SSRIs (Selettive Serotonine Re-uptake Inhibitors) e antipsicotici.

Raccomandazioni

Prima della prescrizione:

  • Esame fisico (visita medica)
  • Anamnesi accurata per convulsioni ed epilessia
  • Valutazione di ogni possibile comorbidità psichiatrica
  • Considerare sempre il rischio cardiovascolare

Durante il monitoraggio:

  • Indagare sulla presenza di convulsioni
  • Irregolarità ritmo cardiaco
  • Segni di danno epatico
  • Irritabilità, disturbi dell’umore
  • Comportamenti suicidari

Linee Guida Europee – NICE

Conclusioni

Affinché vi siano effetti durevoli nel tempo è fondamentale affiancare il trattamento farmacologico ad un percorso combinato di strategie cognitive e comportamentali che aiutino il bambino, i genitori e gli insegnanti a raggiungere una piena comprensione del problema e a gestire la situazione.

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